Continuano i racconti del mio viaggio on the road in USA e dopo i primi giorni nella soleggiata Los Angeles ci siamo messi in macchina verso il deserto alla conquista di Las Vegas e dei parchi nazionali più belli.
Viaggiare in macchina può essere un po’ stancante (qui ho scritto un post dedicato al tema della guida in America) ma vi rende autonomi e liberi, permettendovi di fermarvi dove e quando volete e di seguire una vostra mappa personale.
Oggi voglio condividere con voi tre posti assolutamente da vedere se avete deciso di spostarvi in macchina da Los Angeles verso Las Vegas o viceversa.
Una delle cose più belle della California, ma in generale di questa parte di America, è senza ombra di dubbio la natura, così selvaggia, magnifica e potente e in macchina potrete godervi paesaggi in continua mutazione, sempre diversi e con nuovi scenari davvero magici.
La distanza tra Los Angeles e Las Vegas è circa 430 chilometri (270 miglia) e ci si impiegano dalle 4 alle 5 ore in base alla strada e al traffico in uscita da Los Angeles. Uscendo da LA finirete sulla I-15, la strada che vi porterà a Las Vegas passando nel deserto: un’esperienza imperdibile e unica durante un on the road negli USA.
Ci sono tre tappe che vi consiglio assolutamente di fare per spezzare il vostro viaggio e scoprire posti che sono l’America può regalare .
Elmer’s Bottle Tree Ranch
Situato su un tratto della vecchia Route 66 a Oro Grande, in California, il Bottle Tree Ranch di Elmer Long è uno dei motivi principali per cui ci è piaciuto guidare attraverso posti in cui non eravamo mai stati prima.
In questa foresta di bottiglie, ogni albero è diverso. L’artista Elmer Long costruisce ogni singola struttura personalmente e condisce il tutto con strumenti di ogni genere (ruote, cartelli, pezzi di legno).
Ci sono circa 200 alberi nella foresta delle bottiglie, insieme a tutti i tipi di cose interessanti scovate da Elmer e suo padre nel corso degli anni. Oggetti che brillano al sole e fanno musica con il vento. È un posto davvero incredibile da visitare e mi è particolarmente piaciuto guardare questi oggetti alterati dal tempo in cima a molti alberi di bottiglia.
Il Bottle Tree Ranch è aperto dall’alba al tramonto e l’ingresso è gratuito. Per raggiungere questo tesoro nascosto, dovrete fare una deviazione che sicuramente vi piacerà: mentre siete sulla I-15, prendete l’uscita per la National Trails Highway nelle vicinanze di Victorville e proseguite per circa 15 chilometri. State guidando sulla Route 66.
Tenete d’occhio la strada perché non ci sono grandi cartelli che segnalano il ranch, ma con google maps sarà facilissimo.
Mangiare da Peggy Sue’s 50’s Diner
A pochi passi dalla Highway e dalla città fantasma di Calico, di fronte una base americana colma di carri armati in colorazione da deserto, trovate Peggy Sues con le sue cameriere vestite in puro stile anni 50 è veramente un posto in cui fare una sosta.
L’atmosfera che si respira inspira al periodo d’oro dei fastfood e della Route 66 ed ancora oggi all’interno sembra essere immersi in quei meravigliosi anni: da mangiare è il tipico americano con insalate, hamburger e tutti i soliti piatti americani da strada però ben fatti, gustosi e a prezzi decisamente dimezzati rispetto a Los Angeles. Non potrete non ammirare le centinaia di foto storiche e dischi in vinile appesi alla pareti, i colori accessi degli arredi, i tavoli e le tipiche sedie imbottite. C’è anche un piccolo shop e un ricco angolo dolci.
Jukebox, foto alle pareti, le divise delle cameriere, il milk shake, gli sgabelli al bancone, le cameriere che ti riempiono il bicchiere non appena è vuoto mentre ti chiamano “ Honey “. Tutto questo è Peggy Sue’s. Si trova al 35654 Yermo Rd, Yermo.
Seven Magic Mountains
Sette torri magiche svettano tra le pianure del deserto del Nevada a circa tre quarti d’ora da Las Vegas.
È l’ultima opera dell’artista svizzero Ugo Rondinone, che non lontano dalla Interstate 15 ha realizzato Seven Magic Mountains, un’installazione composta da sette forme totemiche dipinte di colori fluorescenti.
Un flash cromatico che abbaglia e magicamente seduce, imponendosi sul paesaggio circostante. Alte circa 10 metri, le sculture sono state create impilando giganteschi massi di roccia proveniente da Jericho, California.
Ogni masso ha un colore diverso, ma soprattutto una storia diversa da raccontare, legata all’arte e alla natura. Un progetto che vuole (far) riflettere sul rapporto tra l’ambiente incontaminato e il tocco dell’uomo, rappresentato dall’autostrada e dalle vicine città.
L’opera è un colpo al cuore, il deserto, il sole che abbaglia e brucia la pelle e queste torri super colorate sembrano quasi acqua nel deserto.
Mi ritengo fortunata per averla potuto ammirare, pare che presto verrà tolta, anche se io spero che decidano di tenerla.
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